Si chiude in musica la 12a edizione del festival EDUCA

Un concerto rock nella piazza del Mart e in serata le note dei giovani musicisti provenienti dalle Federazioni Bandistiche del Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino chiudono la tre giorni della manifestazione dedicata all’educazione che si è svolta a Rovereto e, in parte, on line. 

Paola Venuti prorettrice dell’Università di Trento e coordinatrice scientifica del festival: “Questa edizione ci conferma che è importante tornare ad incontrarsi e confrontarsi, dando spazio, come è accaduto in questi giorni alle idee e ai progetti dei giovani. E allora chiudiamo Educa con un impegno: nella prossima edizione che si terrà dal 14 al 16 aprile 2023 saranno loro i protagonisti del festival”.

Si è appena concluso, sotto la cupola del Mart a Rovereto, il concerto dei ROCK SPECTRUM LIVE.

Uno spettacolo coinvolgente di classici rock, pop e reggae in cui si è cimentata la cover band condotta da Stefano Cainelli cresciuta all’interno di Mente Locale, un laboratorio in cui lo sviluppo delle abilità relazionali e l’inclusione sociale permette l’incontro delle neurodiversità. Il laboratorio, nato nel 2014 all’interno di ODFLab del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento, unisce studenti universitari e musicisti: Alex e Pietro – chitarre, Diego – batteria e percussioni, Andrea – batteria e percussioni, Gianmarco –  piano e tastiere, Stefano – basso elettrico, conduzione, Juan – electronics – supporter, Maddalena e Rosa – voci e cori e Michele e Francesca – voce, cori e percussioni.

Stasera al teatro Zandonai EDUCA c’è il Concerto per i 50 anni del Secondo Statuto di Autonomia 1972 – 2022. L’Orchestra giovanile di fiati dell’Euregio diretta da Johann Finatzer, Wolfram Rosenberger e Franco Puliafito presenta l’opera vincitrice del concorso di composizione commissionato dal Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano sul tema “I 50 anni del Secondo Statuto di Autonomia 1972-2022”,  nonché altre opere che riproducono lo spirito dell’Autonomia.

Atto finale di questa edizione 12edizione di EDUCA: laboratori, focus, proiezioni e incontri con esperti per parlare del futuro. Ospiti nazionali hanno parlato di orientamento, competenze cognitive e trasversali, di collaborazione tra scuola e territorio, ma anche di inclusione, clima e ambiente.

“Abbiamo messo al centro di questa edizione il futuro – afferma Paola Venuti prorettrice dell’Università di Trento e coordinatrice scientifica del festival– . Un futuro che la pandemia e le trasformazioni degli ultimi anni sembravano aver chiuso spingendoci – giovani e adulti – a rimanere in casa confidando sulla connessione con gli altri solo on line.

Questi giorni ci hanno di fatto confermato come, invece, sia importante incontrarsi e confrontarsi, soprattutto sul ruolo che come istituzioni e agenzie educative e come adulti abbiamo nell’accompagnare bambini e ragazzi. Abbiamo capito che occorre ripartire dall’ascolto, dal creare spazio per l’espressione dei loro desideri e delle loro paure, ma anche delle loro visioni del mondo. Sono stati tanti gli appuntamenti in cui abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare i loro progetti sull’orientamento, sulla scuola, sul clima e l’ambiente. E allora chiudiamo questo festival con un impegno: nella prossima edizione che si terrà dal 14 al 16 aprile saranno loro i protagonisti del festival.”

EDUCA è promosso dalla Provincia autonoma di Trento, l’Università degli studi di Trento e il Comune di Rovereto, organizzato da Consolida con il supporto scientifico di Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Demarchi e Iprase e il sostegno di Federazione trentina della Cooperazione e delle Casse Rurali Trentine. 

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